Meditazione per pulizia antenati
2/4/20169 min read
Ognuno di noi è collegato con i suoi antenati. Quasi tutte le tradizioni sostengono che la nostra vita e il destino è strettamente definito dagli nostri antenati.
Le sette generazioni degli antenati hanno un impatto diretto su di noi, quindi è importante stabilire il rapporto con loro e pulire i “canali di comunicazione”. È importante rendersi conto, che 126 persone per circa 200 anni hanno vissuto e amato solo perché tu arrivassi qui nel mondo. Inoltre anche tu con la tua vita lascerai un certo programma per il futuro e procreazione dei tuoi discendenti.
Molti dei problemi sono connessi con gli antenati, pertanto, dovresti modificare non solo il tuo modo di pensare, ma anche la tua vita, pregando per te stesso, per la tua famiglia e i tuoi antenati. Anche se molti dei tuoi antenati ormai non ci sono, sappi che la loro essenza è immortale e sono strettamente collegati a te.
Ogni persona sente il peso dei suoi antenati fino alla settima generazione ed è responsabile per i suoi antenati. A loro volta, gli antenati possono e devono aiutare le persone energeticamente e con le giuste informazioni per risolvere importanti problemi della vita. Se le generazioni degli antenati sono abbastanza “puliti”, allora il destino interviene positivamente sulla tua personalità. Invece se le generazioni degli antenati sono “sconsacrati”, a parte i debiti karmici, la persona non potrà ricevere l’aiuto efficace da parte degli antenati e si troverà ad affrontare le stesse sfide dell’antenato.
Pulire i problemi degli antenati è possibile. Per fare questo, è necessario rendersi conto delle sue intenzioni, creare il tuo albero genealogico fino alla settima generazione ed essere sicuro che stai intraprendendo un lavoro molto importante e necessario per te e che tranne te nessuno lo farà.
Si consiglia di compilare l’albero genealogico con gli antenati e con il loro nomi che si conoscono e informarsi per quanto possibile della loro vita. Per fare questo, puoi chiedere ai tuoi genitori, nonni,ecc. Tutte le informazioni raccolte sono utili per te e per i tuoi discendenti.
Per questo lavoro hai bisogno di 3-4 candele, acqua potabile, lo schema dell’albero genealogico compilato, una pena, il testo con la preghiera o l’intenzione e una o due ore di tempo. Se la prima candela finirà mentre esegui il lavoro, accenderai la prossima. Dal momento che il testo sarà letto ad alta voce per ogni antenato separatamente, l’acqua è necessaria per idratarsi (qualsiasi lavoro energetico, come la pulizia, disidrata il corpo). La pena ti servirà per segnare l’antenato sul quale ti sei fermato e per non perdere d’occhio qualche antenato.
Devi predisporti comodo a Nord, accendi la candela e tienila nella mano sinistra tutto il tempo della pulizia. Davanti a te su un tavolino appoggia il foglio con l’albero genealogico che hai compilato prima. Il dito indice della mano destra sarà appoggiato sul antenato mentre si legge la preghiera o l’intenzione.
1. Invoca gli aiutanti di cui hai bisogno: angeli custodi, arcangeli, le tue guide, ecc.
2. Il lavoro deve iniziare da te stesso:
” Creatore, angeli custodi, arcangelo Metatron chiedo di ripulire tutti i miei corpi, fino a quello spirituale. Amen”.
3. Dopo di te la preghiera o l’intenzione va letta per tua madre, poi per tuo padre, poi per i nonni materni, poi per i nonni paterni e così via… Iniziando sempre ogni generazione dalla parte materna.
Anche se non ci sono tutti i nomi degli antenati, visto che il giorno di oggi è difficile sapere il nome di tutti gli antenati fino alla settima generazione, basterà appoggiare il dito sulla parte dell’albero genealogico dove si trova l’antenato pregando per lui e chiedendo l’aiuto e sostegno. Ognuno è libero di aggiungere qualsiasi intenzione o preghiera che pensa che sia utile per l’antenato. Quando ti fermi su un antenato per chiedergli l’aiuto o il perdono o qualsiasi risoluzione di problema che vuoi chiedere, resta concentrato sul antenato e sul problema di quale vuoi la risoluzione. Ricorda di chiedere con l’intenzione il perdono per ciascuno degli antenati che hanno risposto negativamente nella tua vita e chiedi la purificazione dei loro problemi.
4. Testo preghiera o intenzione da leggere per ogni antenato:
“Prego per il mio antenato della parte materna (paterna), nella seconda (terza, quarta,..) generazione, madre o padre del(la) (nonno, nonna, bisnonno, ecc) il nome …(se conosciuto), e ringrazio lei (o lui) perché ha amato e mi ha lasciato in eredità la tradizione della creazione. La (lo) perdono per tutti i peccati(gli errori)1 intenzionali e non intenzionali, che hanno risposto negativamente sulla mia vita e chiedo la purificazione di tutto il suo essere fino a quello spirituale.(Eterna memoria nel regno dei cieli per lei (lui). La frase si dice solo per i parenti che non sono in vita). Amen”.
5. La pulizia dell’albero genealogico va eseguita tre volte per tre giorni consecutivi.
6. Una volta letta la preghiera per l’ultimo antenato, e necessario dire le ultime parole finali:
” Creatore! Autorizzo i miei antenati di aiutarmi a risolvere tutti i miei problemi della vita!”.
Una particolare attenzione e da avere per il trisnonno della parte diretta paterna e trisnonna della parte diretta materna. Per le donne è importante la trisnonna e per gli uomini il trisnonno. Per loro si può pregare ulteriormente.
La purificazione con la pulizia degli antenati si esegue con la luna calante per tre giorni consecutivi.
+ femminile
> maschile
Note:
Qui sono solo 5 generazione, a parte puoi scrivere altri tuoi antenati fino alla 7-a generazione.
1. In alcune religioni, si parla di peccato come di un atto in contrasto con la coscienza e con i principi riconosciuti dalla persona o dalla sua comunità religiosa. Esso produce un stato di malessere che si può suddividere in senso di colpa oppure l’effetto negativo proprio causato dal peccato.
In alcune religioni l’atto peccaminoso consiste generalmente nel superare, anche involontariamente, i limiti posti dalla sfera delle cose sacre e quella delle cose profane. In tale caso più che riprovevole moralmente, il peccato è considerato pericoloso perché può attirare sul peccatore e su tutta la comunità la maledizione della divinità offesa e perciò richiede una qualche sorta di espiazione affinché l’equilibrio turbato sia ristabilito.
In altre religioni il peccato attiene alla sfera morale e alla volontà ed è strettamente individuale, sebbene possa avere anche delle ripercussioni sociali.
Nel Buddhismo esiste una “Teoria di Causa-Effetto”, nota come coproduzione condizionata, che si applica sul karma inteso come azione volitiva. In generale, il Buddhismo illustra le intenzioni come la causa del karma, classificate come buone, cattive o neutrali. Inoltre, molti pensieri nella mente di un qualsiasi essere vivente possono essere anche loro negativi, costituendo questi un karma mentale invece che verbale o fisico.
Vipaka, il risultato o la conseguenza del proprio karma, può comportare una bassa qualità della vita, distruzione, malattia, stress, depressione e tutte le possibili disarmonie della vita, come può invece generare una buona vita, felice e armoniosa. Le buone azioni producono buoni risultati, mentre quelle cattive producono cattivi risultati. Il karma e il vipaka sono le proprie azioni e il loro risultato.
I cinque precetti (pañcasīla nella lingua pāli) costituiscono il codice fondamentale dell’etica buddhista per i laici, che sono accettati per libera scelta da quanti intendono seguire gl’insegnamenti di Gautama Buddha. È una comprensione di base degli insegnamenti buddhisti su come porre fine alla sofferenza:
accetto la regola di astenermi dal distruggere creature viventi;
accetto la regola di astenermi dal prendere ciò che non mi è dato;
accetto la regola di astenermi da una cattiva condotta sessuale;
accetto la regola di astenermi dal parlare scorrettamente;
accetto la regola di astenermi dall’uso di sostanze intossicanti che alterano la lucidità della mente.